Clamorosa decisione della Cassazione: per essere genitori occorre la massima consapevolezza

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“Rappresenta un importante precedente giurisprudenziale la sentenza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione (n. 25213), con la quale i giudici hanno deciso si far decadere dalla potestà genitoriale i genitori di una bambina molto piccola, rei di averla abbandonata in auto, seppure per poco tempo”, così l’avv. Gian Ettore Gassani, Presidente nazionale dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani.

 

 

 

“Fino ad oggi – spiega l’avv. Gassani – la Magistratura era stata piuttosto garantista in caso di episodi come questo, specie se accaduti una sola volta. Con tale pronuncia, invece,  la giurisprudenza adotta un principio particolarmente severo, memore dei fatti di cronaca che hanno visto bambini morti in auto per esservi stati dimenticati per ore da uno dei genitori, rendendo così possibile che anche un episodio come quello in oggetto sia interpretato, sia pure alla luce di successive indagini peritali, come un fatto grave denotante inadeguatezza genitoriale”.

 

 

 

E continua: “La sentenza è ancor più clamorosa nella parte in cui valuta gli aspetti motivazionali che hanno spinto la coppia a mettere al mondo un figlio. Il principio cardine adottato dalla Cassazione è quello secondo cui i genitori biologici che mettono al mondo figli senza la opportuna consapevolezza o solo per colmare un vuoto genitoriale  – con tutte le conseguenze psicologiche di tale approccio –  devono essere privati dei propri figli e questi ultimi dati in adozione”.

 

 

 

“Si tratta di una presa di posizione forte che apre il varco – secondo il matrimonialista –  a nuovi accertamenti che la Magistratura potrà effettuare sul conto di tanti genitori, nell’ambito dell’accertamento delle potestà genitoriali, anche sul piano motivazionale”.

 

 

 

Infine: “E’ una sentenza certamente destinata a far discutere e a creare ampi dibattiti tra i giuristi del settore familiare e minorile”. 

 

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