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A.M.I. – CENA DI GALA NELLA SERATA CONCLUSIVA DEL XII° CONGRESSO NAZIONALE
Il XII° Congresso Nazionale A.M.I. come da programma si terrà dal 26 al 27 novembre 2021, come già ampiamente comunicato sul sito www.ami-avvocati.it, nella serata conclusiva del 27 novembre, si terrà una “Cena di Gala” nella splendida cornice dell’Hotel “The Hive” di Roma,che sarà allietata da un mini concerto del cantante Agostino Penna; straordinario musicista e compositore, che in passato ha curato gli spazi musicali del programma Uomini e Donne, mentre nel 2019 è stato il vincitore della nona edizione di Tale e Quale Show, la trasmissione di successo di Rai1 condotta a Carlo Conti. PARTECIPAZIONE CENA DI GALA A.M.I. Per partecipare alla serata di gala, che si terrà sabato 27 novembre alle ore 21:00 all’interno dell’Hotel THE HIVE (che è anche la sede del Congresso Nazionale) il costo è di euro 45,00 a persona. Il pagamento dovrà essere effettuato (con la causale “cena sociale AMI”) deve essere effettuato sul conto corrente intestato all’AMI Nazionale avente il seguente codice IBAN: IT 52 T 031 0403 2000 0000 0820 753. I Presidenti e i Soci possono partecipare alla cena anche accompagnati dai loro partner e/o familiari. Con preghiera di comunicare l’adesione e a provvedere al pagamento della cena entro il 23/11/2021, dandone notizia tempestivamente a tal fine a tutti gli iscritti. La raccomandazione è di procedere alle iscrizioni suindicate tempestivamente, poiché ciò è doveroso anche a causa della situazione sanitaria, che richiede un’organizzazione più impegnativa e un maggiore anticipo per gli adempimenti. Il personale dell’Hotel ha la necessità di conoscere prima possibile il numero dei partecipanti sia al Congresso che ai pranzi che, infine, alla cena sociale, per garantire il rispetto del numero di posti stabilito in conformità alle disposizioni per il Covid-19. Si ricorda, infine che per accedere all’ hotel – come già scritto e noto – è necessario il green pass. SEGRETERIA NAZIONALE A.M.I. I
Novità dall'AMI Nazionale
Negato l’assegno di mantenimento se il matrimonio ha breve durata.
No al mantenimento anche se il reddito della moglie è insufficiente. Lo ha precisato la Cassazione tenendo conto della brevità del matrimonio. Con l’ordinanza n. 20507 dello scorso luglio, ha sottolineato infatti che non c’è alcun diritto al mantenimento, se il legame è stato di breve lunghezza. Infatti, la durata del matrimonio influenza la decisione e, se è ritenuto troppo breve e privo dell’affectio coniugalis, sarà ben possibile vedersi negato il diritto all’assegno di mantenimento.
Nessun assegno di divorzio se la moglie ha firmato un patto con il marito
E’ valido l’accordo con il quale la moglie ha rinunciato all’assegno di divorzio qualora non vi sia un’eccessiva disparità tra le condizioni economiche dei coniugi. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la pronuncia n. 21111 del 29 luglio 2024, che ha accolto il ricorso di un imprenditore che chiedeva di revocare l’assegno di divorzio riconosciuto alla ex moglie. Il caso riguarda due coniugi legalmente separati che, dopo la separazione ma prima di divorziare, avevano firmato un accordo con cui avevano diviso il loro patrimonio, con reciproche cessioni di quote societarie, e il marito aveva versato alla moglie un conguaglio in denaro come riconoscimento del lavoro da lei svolto nelle sue attività commerciali e societarie. I coniugi avevano espressamente convenuto che, con tali attribuzioni, intendevano definire tutti i loro rapporti economici, senza che potessero essere avanzate ulteriori pretese in relazione alla vita trascorsa insieme. Senonché, la moglie, incurante delle intese raggiunte con il marito, al divorzio ha chiesto l’assegno per sé, assegno riconosciutole dal Tribunale e dalla Corte di Appello, ma poi negato dalla Corte di Cassazione. Secondo la Corte, «quando nel corso della vita matrimoniale risultino negoziati accordi tra i coniugi, che hanno comportato attribuzioni patrimoniali o elargizioni in denaro, destinate a operare un riequilibrio tra le rispettive condizioni economiche, occorre tenere conto delle stesse e accertare se, al momento del divorzio, vi sia ancora un significativo squilibrio patrimoniale e reddituale riconducibile al sacrificio di uno dei due, oppure no, potendosi giustificare l’attribuzione dell’assegno solo nel primo caso». Ha ricordato anche la Cassazione che il patto deve essere equo, sia al momento della redazione sia al momento della sua esecuzione. Pertanto, i patti devono provvedere adeguatamente alla tutela di entrambe le parti, considerando tutto ciò che è stato fatto dai coniugi durante il matrimonio. https://www.vanityfair.it/article/nessun-diritto-allassegno-di-divorzio-se-la-moglie-ha-firmato-un-patto-con-il-marito
Il convivente di fatto è a tutti gli effetti “famiglia”: sentenza Corte Costituzionale
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 148 del 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 230-bis, terzo comma, del codice civile, nella parte in cui non prevede come familiare – oltre al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo – anche il “convivente di fatto” e come impresa familiare quella cui collabora anche il “convivente di fatto”. Inoltre, in via consequenziale, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 230-ter del codice civile, che, introdotto dalla legge n. 76 del 2016 (cosiddetta legge Cirinnà), riconosceva al convivente di fatto una tutela significativamente più ridotta. Per “conviventi di fatto” – secondo la definizione prevista dall’art. 1, comma 36, di tale legge – si intendono “due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale”. Le Sezioni unite civili della Corte di cassazione, avevano sollevato questioni di legittimità costituzionale della disciplina dell’impresa familiare – in riferimento, in particolare, agli articoli 2, 3, 4, 35 e 36 della Costituzione – nella parte in cui il convivente more uxorio non era incluso nel novero dei “familiari”. La Corte costituzionale ha accolto le questioni rilevando che, in una società profondamente mutata, vi è stata una convergente evoluzione sia della normativa nazionale, sia della giurisprudenza costituzionale, comune ed europea, che ha riconosciuto piena dignità alla famiglia composta da conviventi di fatto. Rimangono le differenze di disciplina rispetto alla famiglia fondata sul matrimonio; ma quando si tratta di diritti fondamentali, questi devono essere riconosciuti a tutti senza distinzioni. Tale è il diritto al lavoro e alla giusta retribuzione; diritto che, nel contesto di un’impresa familiare, richiede uguale tutela, versando anche il convivente di fatto, come il coniuge, nella stessa situazione in cui la prestazione lavorativa deve essere protetta, rischiando altrimenti di essere inesorabilmente attratta nell’orbita del lavoro gratuito. La Corte – nel sottolineare che la tutela del lavoro è strumento di realizzazione della dignità di ogni persona, sia come singolo che quale componente della comunità, a partire da quella familiare – ha ritenuto, quindi, irragionevole la mancata inclusione del convivente di fatto nell’impresa familiare. All’ampliamento della tutela apprestata dall’art. 230-bis del codice civile al convivente di fatto è conseguita l’illegittimità costituzionale dell’art. 230-ter del codice civile, che – nell’attribuire allo stesso una tutela ridotta, non comprensiva del riconoscimento del lavoro nella famiglia, del diritto al mantenimento, nonché dei diritti partecipativi nella gestione dell’impresa familiare – comporta un ingiustificato e discriminatorio abbassamento di protezione. https://tg24.sky.it/politica/2024/07/26/convivente-di-fatto-sentenza-corte-costituzionale
L’AMI MILANO PRESENTA L’EVENTO: “FEMMINICIDI E SCOMPARSE” PRESSO IL PALAZZO REALE (MI)
Giovedì 27 Giugno 2024, ore 9:00-13:00 presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, l’AMI -sezione di Milano, Presidente Avv. Maria Furfaro – penalista, criminologa, docente (tema relazionale : “Il Femminicidio come problema relazionale”), ha organizzato in collaborazione con il Comune di Milano, Consigliere Beatrice Uguccioni, L’Ordine dei Giornalisti della Regione Lombardia, Presidente Dott. Riccardo Sorrentino e lo Studio Cataldi, il Convegno con la tematica: “Femminicidi e scomparse: una dramma privato, una tragedia per la comunità”. Un incontro aperto ai praticanti, avvocati e avvocate, giornalisti e giornaliste, nonché a cittadini e cittadine e rappresentanti delle Istituzioni, avendo come obiettivo di analizzare il tema delle “scomparse “ e dei “femminicidi da una prospettiva giuridica, psicologica e sociale, che purtroppo sono fenomeni in crescita nel nostro paese e nel mondo, rappresentando drammi per le famiglie e tragedie per la società intera; “Femminicidio”: qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte”. Nel 2023, secondo il Ministero degli Interni, in Italia si sono verificati 118 femminicidi di cui 98 nell’ambito familiare o domestico. Nel 2024, solo nei primi 2 mesi sono registrati 11 casi di omicidi di donne, motivati da questioni di genere. Figli rimasti orfani, in seguito alla morte della madre per mano del padre si stima – dai dati dell’anno 2023 in Italia, sono 417 orfani di femminicidio; purtroppo questa tema non è abbastanza trattato da giornali e televisione, e rimane marginale negli interessi dell’opinione pubblica. Presente all’evento nella Sala Conferenze, un pubblico numeroso composto in maggior parte di avvocati e giornalisti, insieme a più di 1000 persone collegate da remoto. L’Associazione AMI si occupa di tutti i diritti della persona, con particolare attenzione alle problematiche e alle istanze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Il Convegno è stato moderato, organizzato e presentato dall’Avv. Maria Furfaro; i saluti Istituzionali sono stati fatti dal Consigliere del Comune di Milano, Beatrice Uguccioni. Hanno presentato le loro relazioni ed interventi in aula avvocati, docenti, giornalisti, personalità con tanta professionalità e competenze di grande ed altissimo prestigio a livello nazionale, tra cui: Avv. Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale AMI (relazione introduttiva dell’evento) ; Avv. Maria Teresa Zampogna – Segretario AMI ,sezione Milano (tema relazione: “ strumenti giuridici per la prevenzione dei femminicidi”), Avvocato, psicologo e docente Guglielmo Gulotta (tema relazionale: “il finto zoologo alieno” , “femminicidi e scomparse”); Avvocato e Presidente di “PENELOPE” Avv. Nicodemo Gentile (tema relazione: “Lupare Rosa: donne senza tomba”); Dott. Gianluigi Nuzzi- giornalista, scrittore e conduttore televisivo “QUARTO GRADO” (tema relazione: “Femminicidi e scomparse “ dal punto di vista giornalistico e televisivo); Avv. Ernesto Sarno (tema relazione: “Orfani speciali, la tutela legale degli ultimi e la deontologia del Difensore”), Consigliere COA E AMI Milano; Fabio Di Venosa -Investigatore privato (tema: “il ruolo dell’investigatore privato per fronteggiare e prevenire il fenomeno della violenza di genere”).
Notizie dai distretti dell'AMI
Rinasce la sezione dell’AMI di Milano. L’Avv. Maria Furfaro è il nuovo Presidente
In data odierna è stata ricostituita la sezione distrettuale dell’AMI di Milano. Il nuovo direttivo ha nominato l’Avv. Maria Furfaro quale Presidente. Le altre cariche sono state assegnate agli avvocati Maria Teresa Zampogna (Segretario), Angelo Laratta (Tesoriere), Concetta Sannino (Responsabile pari opportunità) e Ernesto Savio Sarno (Consigliere). L’AMI tutta augura un benvenuto al nuovo Direttivo.
A.M.I. CATANZARO – COSENZA: LE NOMINE DEL NUOVO DIRETTIVO
Si sono conclusi i lavori dell’A.M.I. (Associazione Matrimonialisti Italiani) del distretto Catanzaro-Cosenza, per la nomina del nuovo direttivo, che quest’anno si compone di cinque avvocati di prestigio, tutti con un enorme bagaglio culturale e professionale. L’Avv. Margherita Corriere è stata riconfermata Presidente distrettuale, mentre l’Avv. Marianna Famà – Segretario del Direttivo e l’Avv. Carla Stancati -Tesoriere, nella nuova struttura sono stati nominati anche l‘Avv. Nicola Scavelli e l’Avv, Mafalda Manuela Carino. Il Presidente Margherita Corriere, nell’illustrare le linee programmatiche per il 2022, ha dichiarato: “È fondamentale la creazione di un lavoro di equipe per un “linguaggio comune” tra le varie esperienze professionali.. Da sempre ci occupiamo con professionalità delle persone, dei minori e dei loro diritti fondamentali, cercando di dare un valido contributo alla formazione di quanti intendono tutelarli e, soprattutto, dei praticanti avvocati e dei giovani avvocati”. L’operato dell’A.M.I. da anni è rivolto in particolare sulle problematiche della maternità e della paternità, dei diritti delle persone minorenni, della procreazione assistita, dei matrimoni misti, dell’istruzione scolastica, dei diritti delle persone diversamente abili, delle adozioni e delle problematiche relative alla terza età, anche il prossimo anno proseguirà il lungo cammino con delle campagne mirate contro il bullismo e la violenza di genere, collaborando con le scuole con dei corsi di sensibilizzazione ad hoc per gli studenti. Gli auguri di buon lavoro, sono stati formulati al nuovo direttivo, dal Presidente Nazionale A.M.I. Gian Ettore Gassani e dai vertici nazionali dell’associazione forense, impegnata da 14 anni nel sociale e nella formazione degli operatori del settore giustizia suoi iscritti. Redazione Avv. Margherita Corriere Avv. Marianna Famà Avv. Carla Stancati Avv. Nicola Scavelli Mafalda Manuela Carino
A.M.I. NAPOLI: “MADRE” – EVENTO A FAVORE DELLA FONDAZIONE SANTOBONO PAUSILIPON
L’A.M.I. Napoli in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Lions Club Virgiliano Distretto 108, il prossimo 15 dicembre alle ore 17.30 ha organizzato un evento “Madre”, presso la Basilica dello Spirito Santo di Napoli, in via Toledo 402. La manifestazione è a favore della “Fondazione Santobono Pausilipon” che è impegnata per il miglioramento della vita in ospedale per i piccoli pazienti ed i loro familiari con particolare riferimento alle problematiche sanitarie e a quelle relative ad aspetti sociosanitari e psico-pedagogici. I saluti sono affidati al Presidente A.M.I. Gian Ettore Gassani, al Presidente COA Napoli Antonio Tafuri, dal Direttore Fondazione Santobono Pausilipon, Flavia Matrisciano e dal Consigliere del Comune di Napoli Maria Grazia Vitelli, l’evento è introdotto dal Presidente A.M.I. Napoli Valentina De Giovanni e da Giovanni De Vivo – Presidente Lions Club Napoli Virgiliano. Per partecipare all’evento, che darà diritto a tre crediti formativi, di cui uno in deontologia, per gli avvocati per info; Valentina De Giovanni, al numero tel. 3471264252, oppure Giovanni De Vivo al numero 3391800800 la locandina dell’evento:
Iscriviti all’AMI
L’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani è l’associazione italiana per la formazione professionale multidisciplinare, sia di base che di aggiornamento professionale più attiva in Italia. Vanta di numerosi soci sostenitori come psicologi, medici psichiatri, mediatori familiari, sociologi, pedagogisti, assistenti sociali e insegnanti.
Far parte dell’AMI significa contribuire attivamente a questo grande progetto sempre più in crescita ed importanza nazionale.