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L’AVV. GIAN ETTORE GASSANI: VINCE IL ” PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE MONTEFIORE”
L’Avv. Gian Ettore Gassani con la sua opera “La Guerra dei Rossi” (edito da Diarkos – dicembre 2020), il romanzo dopo aver sbancato le librerie, si è classificato al secondo posto all’undicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore per la Categoria A . L’evento letterario dell’anno, una cerimonia di premiazione che si è tenuta oggi presso il teatro Malatesta del Comune di Montefiore Conca, alle ore 15.30, alla presenza di personalità del mondo della letteratura, dello spettacolo e le massime rappresentanze istituzionali. Il Presidente del Premio Letterario Montefiore – Roberto Sarra Il Premio è stato promosso dall’Associazione Pegasus Cattolica, una grande realtà che cura esclusivamente eventi culturali alcuni dei quali diventati delle vere e proprie icone a livello internazionale, alla sua XI edizione ha visto partecipare oltre 1200 autori, è uno dei concorsi letterari più prestigiosi, organizzato dall’Associazione culturale Pegasus Presidente è Roberto Sarra, scrittore poeta e critico letterario che ogni anno realizza grandi eventi di caratura internazionale, quali il Premio Letterario Città di Cattolica, il Premio Letterario Milano International, il Pegasus Golden Selection e appunto il Premio Montefiore. La kermesse si occupa di rilanciare la cultura letteraria, stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, nonché di scoprire nuovi talenti, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale, tra l’altro nel corso degli anni la manifestazione, ha visto avvicendarsi prestigiosi ospiti internazionali ed autori provenienti da vari paesi del mondo. Un grande risultato per Gassani, Presidente di una delle più prestigiose associazione di avvocati italiani (A.M.I), che con la modestia che lo contraddistingue ha accettato con soddisfazione l’ambito riconoscimento, frutto di anni di lavoro nei tribunali, nelle cause più controverse, tra l’altro l’avvocato tra i più richiesti nei salotti delle maggiori trasmissioni televisive italiane. Il libro vincitore del concorso di Gian Ettore Gassani è la raccolta di storie di vita forense di un avvocato matrimonialista italiano, che ha posto l’accento sul ruolo dell’avvocato nel processo e nella società e ha descritto con un linguaggio scorrevole e graffiante i profondi cambiamenti culturali del nostro Paese degli ultimi decenni. Questa volta l’autore non racconta soltanto di crisi di coppia, ma di conflitti tra genitori e figli, di padri che non sono mai stati papà e di madri che non sono mai state mamme. L’ennesima testimonianza di un avvocato-scrittore, alle prese, nella sua bottega, con le vicende familiari più difficili e drammatiche che si sono consumate prima e durante il Covid 19. Redazione
Novità dall'AMI Nazionale

Villa San Giovanni (RC). Nasce lo sportello AMI di ascolto per donne vittime di violenza
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, distretto di Reggio Calabria. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, che si celebrerà domani 25 novembre, il Comune di Villa S. Giovanni con delibera di Giunta del 22.11.2023 ha dato il via all’accordo di collaborazione tra la Città di Villa San Giovanni e l’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani) distretto di Reggio Calabria per la realizzazione di uno “Sportello di ascolto accoglienza e consulenza legale gratuita” per le Donne vittime violenza e che hanno disagi in ambito familiare. L’iniziativa, accolta con favore e sostenuta dal Sindaco Avv. Giusy Caminiti e dal Vice Sindaco con delega alla Legalità Avv. Ada Pavone è stata proposta dall’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani) distretto di Reggio Calabria in persona della Presidente Avv. Anna Bellantoni, della referente distrettuale per le Pari Opportunità Avv. Angela Faraone e di tutto il direttivo con lo scopo di rafforzare il sistema che fornisce accoglienza, ascolto e consulenza, legale e psicologica, alle donne che hanno subito maltrattamenti o che, a causa di violenza, siano costrette ad abbandonare la propria residenza da sole o con figli minorenni affrontando tutte le problematiche nell’ambito familiare, nel quadro delineato dalla normativa nazionale e dalla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza di genere. accordo di collaborazione anmi_231124_142421 (2)

Il reato di violenza assistita: la definizione e la punibilità
La legge, come noto, punisce ogni forma di violenza, sia fisica che morale. Da questo assunto, ne discende che deve essere condannato il singolo soggetto, che cagiona anche abusi psicologici. Nel caso de quo, dobbiamo porre l’accento sul reato della violenza assistita. La violenza assistita è una species del più ampio genus del reato di maltrattamenti, disciplinato ai sensi e per gli effetti dell’articolo 572 cp., punito dalla legge con la reclusione da tre a sette anni. Orbene, analizzando, ora, il tenore testuale della norma ci dobbiamo chiedere cosa si intende per maltrattamenti. Questi sono dei veri e propri abusi cagionati in maniera continuativa ai danni della vittima, sia di natura fisica che psicologica. Ne consegue che, affinché si possa configurare il reato di maltrattamenti, occorre non solo la presenza di abusi abituali ma anche la coabitazione delle parti. Fatta questa doverosa premessa, dobbiamo comprendere il reato di violenza assistita. La violenza assistita non è un reato autonomo bensì un’aggravante del reato di maltrattamenti, al consumarsi della quale la pena, che va dai tre ai sette anni, viene aumentata. Si configura il reato di violenza assistita quando i maltrattamenti avvengono in presenza di minorenni, donne incinte o persone disabili. La violenza assistita è un tipico esempio di maltrattamento indiretto, che si può configurare sia con condotte squisitamente delittuose, che con condotte vessatorie. La violenza assistita è sanzionata con un aumento della pena a carico del reo dei maltrattamenti nella misura del cinquanta per cento. Il suddetto reato è procedibile d’ufficio: Va precisato che la legge ha statuito una particolare procedura d’urgenza per il reato di maltrattamenti, nota con il nome di codice rosso. La polizia, una volta raccolta la denuncia della vittima del reato, deve immediatamente trasmetterla al Pubblico Ministero, il quale ha il dovere di ascoltare immediatamente la vittima entro il termine di perentorio tre giorni. Una volta acquisite le prime informazioni, in caso di particolare gravità, il Pubblico Ministero chiede al Giudice delle Indagini Preliminari l’adozione di una misura cautelare finalizzata a proteggere la vittima dei maltrattamenti, tra cui annoveriano l’allontanamento del responsabile dalla casa e il divieto di avvicinamento alla vittima. La ratio sottesa a tale norma non è solo quella di tutelare la vittima del reato ma anche dell’intero nucleo famigliare, poiché, per consolidato orientamento giurisprudenziale, possiamo sostenere che la condotta di violenza e/o sopraffazione, che un componente di un famiglia cagiona ai danni di un singolo famigliare, si riverbera sull’intera comunità, provocando stress, sofferenza, turbamenti e umiliazioni. Coerenziando con quanto sopra esposto, ne consegue che, dinanzi ad una condotta violenta, perpetrata tra le mure domestiche, tutti i componenti della famiglia vengono coinvolti, non esiste una sola vittima del reato, recte parte offesa, ragione per la quale, non bisogna mai pensare al reato di violenza assistita come un reato autonomo, ma come un aggravante del reato di maltrattamenti contro famigliari e conviventi. Bene ha fatto il nostro legislatore ad inasprire le pene, con l’auspicio che, ora in avanti, vengano maggiormente tutelati i soggetti vulnerabili ( minori e/o persone con disabilità, donne incinte) Roma, 21.11.2023 Avvocato Valentina Di Bartolomeo (Socia AMI Lazio)

Giustizia: ‘Processo a riforma Cartabia’, avvocati matrimonialisti a congresso
“Processo alla riforma del processo Cartabia”. E’ il titolo del congresso nazionale dell’Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, presieduta da Gian Ettore Gassani, che si terrà venerdì e sabato a Roma, presso l’Hotel The Hive (Via Torino n. 6). Il Congresso si articolerà in due giornate di lavoro. La prima riguarderà le criticità del nuovo processo penale e del Codice Rosso: si tratta di due riforme che purtroppo, allo stato, sottolinea l’Ami, non hanno risolto del tutto i problemi del processo penale e la lotta alla violenza di genere, essendo leggi a costo zero che non hanno risolto questioni annose. Il secondo giorno sarà dedicato alla nuova prassi che riguardano il diritto della famiglia e delle persone. Piuttosto scettici si sono dichiarati gli avvocati matrimonialisti rispetto ad una riforma che rischia di semplificare eccessivamente cause che trattano di diritti fondamentali delle famiglie e delle persone. Il Congresso prevede la presenza di vari avvocati e magistrati e del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

IL CURATORE SPECIALE DEL MINORE: TUTTE LE NOVITA’ INTRODOTTE CON LA RIFORMA CARTABIA
La riforma Cartabia, senza ombra di dubbio, ha introdotto molteplici cambiamenti, in riferimento al ruolo del Curatore Speciale Del Minore, di cui possiamo prendere cognizione, da una lettura attenta degli articoli 473 bis comma 7 e 473 bis comma 8 c.p.c. Preliminarmente, è doveroso comprendere quale sia il ruolo del Curatore Speciale. Quest’ultimo deve ascoltare il minore, nel procedimento in cui è stato designato, affinché possa essere garantito l’interesse supremo dello stesso. Orbene, ci dobbiamo chiedere cosa sia l’interesse superiore del minore. Si parla di interesse superiore del minore, analizzando una pluralità di elementi, tra cui annoveriamo: la sua libertà di esprimere opinioni, il sesso, il suo orientamento religioso, la sua origine e la sua cultura, l’ambito famigliare, le relazioni con la famiglia biologica e adottiva o affidataria, il suo diritto alla salute e alla istruzione. Il Curatore ha l’obbligo di valutare i suddetti elementi, tenendo presente il repentino cambiamento della situazione del minore sia nel breve, che nel lungo periodo. Tuttavia, ci sono dei casi in cui il Giudice debba nominare, in via obbligatoria, anche d’ufficio, il Curatore speciale del minori, disciplinati ai sensi e per gli effetti degli articoli 78 e 80 c.p.c., tra cui citiamo i procedimenti instaurati per la declaratoria dello stato di abbandono del minore, quando emerge una situazione pregiudizievole per il minore, tale da rendere impossibile la rappresentanza processuale di entrambi i genitori, quando sia il minore stesso a chiedere la nomina del Curatore Speciale del minore al compimento dei suoi quattordici anni. Il Curatore Speciale del minore può essere nominato, oltre che dal Giudice, dal Pubblico Ministero, da entrambi i genitori e dal minore quattordicenne, giusto il disposto di cui all’articolo 80 c.p.c. Coerenziando con quanto sopra esposto, ora dobbiamo enucleare i poteri del Curatore Speciale e sono: costituirsi in giudizio, ascoltare il minore, formulare istanze, per le quali, vi sia un interesse specifico per il minore, essere destinatario di tutte le notifiche afferenti i provvedimenti, essere legittimato a proporre formale gravame sulle statuizioni afferenti le decisioni sul minore, farsi carico per la cessazione dei conflitti che si potrebbero verificare in caso di affidamento sia condiviso che alla casa famiglia. Concludendo bisogna, altresì, sottolineare che il Curatore Speciale del minore sarà ammesso al gratuito patrocinio, previo deposito del modello ISEE, che dovrà essere fornito dai genitori, in quanto l’ISEE non è quello del nucleo famigliare, ma solo quello del piccolo. Ne consegue che, il compito del Curatore Speciale del minore è sempre più scevro dal guadagno e sempre più teso verso l’adempimento degli obblighi giuridici e morali. Avvocato Valentina Di Bartolomeo (SOCIA AMI LAZIO)
Notizie dai distretti dell'AMI

Rinasce la sezione dell’AMI di Milano. L’Avv. Maria Furfaro è il nuovo Presidente
In data odierna è stata ricostituita la sezione distrettuale dell’AMI di Milano. Il nuovo direttivo ha nominato l’Avv. Maria Furfaro quale Presidente. Le altre cariche sono state assegnate agli avvocati Maria Teresa Zampogna (Segretario), Angelo Laratta (Tesoriere), Concetta Sannino (Responsabile pari opportunità) e Ernesto Savio Sarno (Consigliere). L’AMI tutta augura un benvenuto al nuovo Direttivo.

A.M.I. CATANZARO – COSENZA: LE NOMINE DEL NUOVO DIRETTIVO
Si sono conclusi i lavori dell’A.M.I. (Associazione Matrimonialisti Italiani) del distretto Catanzaro-Cosenza, per la nomina del nuovo direttivo, che quest’anno si compone di cinque avvocati di prestigio, tutti con un enorme bagaglio culturale e professionale. L’Avv. Margherita Corriere è stata riconfermata Presidente distrettuale, mentre l’Avv. Marianna Famà – Segretario del Direttivo e l’Avv. Carla Stancati -Tesoriere, nella nuova struttura sono stati nominati anche l‘Avv. Nicola Scavelli e l’Avv, Mafalda Manuela Carino. Il Presidente Margherita Corriere, nell’illustrare le linee programmatiche per il 2022, ha dichiarato: “È fondamentale la creazione di un lavoro di equipe per un “linguaggio comune” tra le varie esperienze professionali.. Da sempre ci occupiamo con professionalità delle persone, dei minori e dei loro diritti fondamentali, cercando di dare un valido contributo alla formazione di quanti intendono tutelarli e, soprattutto, dei praticanti avvocati e dei giovani avvocati”. L’operato dell’A.M.I. da anni è rivolto in particolare sulle problematiche della maternità e della paternità, dei diritti delle persone minorenni, della procreazione assistita, dei matrimoni misti, dell’istruzione scolastica, dei diritti delle persone diversamente abili, delle adozioni e delle problematiche relative alla terza età, anche il prossimo anno proseguirà il lungo cammino con delle campagne mirate contro il bullismo e la violenza di genere, collaborando con le scuole con dei corsi di sensibilizzazione ad hoc per gli studenti. Gli auguri di buon lavoro, sono stati formulati al nuovo direttivo, dal Presidente Nazionale A.M.I. Gian Ettore Gassani e dai vertici nazionali dell’associazione forense, impegnata da 14 anni nel sociale e nella formazione degli operatori del settore giustizia suoi iscritti. Redazione Avv. Margherita Corriere Avv. Marianna Famà Avv. Carla Stancati Avv. Nicola Scavelli Mafalda Manuela Carino

A.M.I. NAPOLI: “MADRE” – EVENTO A FAVORE DELLA FONDAZIONE SANTOBONO PAUSILIPON
L’A.M.I. Napoli in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, Lions Club Virgiliano Distretto 108, il prossimo 15 dicembre alle ore 17.30 ha organizzato un evento “Madre”, presso la Basilica dello Spirito Santo di Napoli, in via Toledo 402. La manifestazione è a favore della “Fondazione Santobono Pausilipon” che è impegnata per il miglioramento della vita in ospedale per i piccoli pazienti ed i loro familiari con particolare riferimento alle problematiche sanitarie e a quelle relative ad aspetti sociosanitari e psico-pedagogici. I saluti sono affidati al Presidente A.M.I. Gian Ettore Gassani, al Presidente COA Napoli Antonio Tafuri, dal Direttore Fondazione Santobono Pausilipon, Flavia Matrisciano e dal Consigliere del Comune di Napoli Maria Grazia Vitelli, l’evento è introdotto dal Presidente A.M.I. Napoli Valentina De Giovanni e da Giovanni De Vivo – Presidente Lions Club Napoli Virgiliano. Per partecipare all’evento, che darà diritto a tre crediti formativi, di cui uno in deontologia, per gli avvocati per info; Valentina De Giovanni, al numero tel. 3471264252, oppure Giovanni De Vivo al numero 3391800800 la locandina dell’evento:
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L’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani è l’associazione italiana per la formazione professionale multidisciplinare, sia di base che di aggiornamento professionale più attiva in Italia. Vanta di numerosi soci sostenitori come psicologi, medici psichiatri, mediatori familiari, sociologi, pedagogisti, assistenti sociali e insegnanti.
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