Marinella Colombo: i figli tornano dal padre in Germania, lei resta in carcere. Per la Procura "sventata la fuga in Libano"

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Dopo oltre un anno passato lontano dagli affetti familiari, in una località segreta, senza poter andare a scuola come gli altri bambini, i due figli di Marinella Colombo torneranno in Germania dal padre, a cui erano stati affidati dal Tribunale di Monaco, dopo la separazione dei genitori. Da pochi giorni i piccoli si trovano in una comunità protetta di Milano, sotto la tutela dei magistrati minorili, mentre la madre, che nel corso di un sofferto interrogatorio davanti al gip ha rivelato finalmente dove li teneva nascosti, resta in carcere. Marinella Colombo era finita a San Vittore mercoledì scorso, su disposizione del procuratore aggiunto Pietro Forno e del pm Luca Gaglio, perché, nel febbraio dello scorso anno, era andata a riprendersi i figli in Germania mentre vivevano col padre, Tobias Ritter, portandoli poi lontano da tutto e da tutti in un Paese dell’Est, probabilmente in Polonia. Di qui le accuse di sottrazione di minori, sequestro di persona e maltrattamenti psicologici nei confronti dei due piccoli, di 8 e 12 anni. Il fermo è scattato quando, dopo aver già chiesto e ottenuto per lei la misura di divieto di espatrio, i pm milanesi si erano accorti, grazie a una serie di intercettazioni, che la donna milanese con l’aiuto di alcuni amici – ora iscritti nel registro degli indagati – voleva fuggire in Libano con i figli. Proprio in Libano perché è uno dei pochi Paesi che non hanno firmato la convenzione dell’Aja sulle estradizioni. Interrogata dal giudice per le indagini preliminari Luigi Varanelli venerdì scorso, la Colombo, in lacrime, ha finalmente rivelato dove aveva portato i bambini, che vivevano molto probabilmente con la nonna materna. In una nota del Procuratore della Repubblica dei minori, Monica Frediani, si legge infatti che sabato scorso i piccoli “sono stati messi a disposizione di questa autorità giudiziaria, ed attualmente si trovano in una comunità”, anche grazie alla “collaborazione della famiglia materna degli stessi, che ne ha predisposto il rientro in Italia, consegnandoli alla polizia in territorio italiano”. Nei prossimi giorni, conclude la nota, “saranno valutati tempi e modalità del rientro dei bambini presso il padre in Germania”.


Intanto oggi, martedì, la Colombo e l’ex marito potrebbero ritrovarsi faccia a faccia in Tribunale a Milano. Davanti al giudice Fabio Roia della nona sezione penale, infatti, è fissato l’interrogatorio della mamma, accusata di sottrazione di minori e inottemperanza di un provvedimento del Tribunale per i minorenni nel processo con al centro il primo ‘viaggio’ della Colombo in Germania, datato 2008, per riportare i figli in Italia. Per oggi poi è fissata anche la testimonianza del padre. Il giudice, a lungo, nelle scorse settimane aveva cercato di ‘mediare’ tra le parti per trovare una soluzione conciliativa e a tutela dei bimbi. Ma non è servito. La Procura per i minorenni, comunque, ha deciso: i bimbi devono tornare dal padre, come ha stabilito prima la magistratura tedesca e poi il Tribunale per i minorenni. E per il Gip Varanelli, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare, la donna deve restare in carcere, malgrado abbia collaborato a far ritrovare i figli. E ciò, a quanto si é appreso, come misura di estrema prudenza perché la Colombo attraverso la sua ‘rete’ di conoscenza potrebbe fuggire. Il suo legale, infine, l’avvocato Laura Cossar, ha presentato al giudice istanza di scarcerazione.


fonte: Ansa

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