Conti pubblici: Italia maglia nera in Europa per sostegno a famiglia

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Conti pubblici: Italia maglia nera in Europa per sostegno a famiglia – Focus (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 15 giu – Italia in coda in Europa per la spesa pubblica a sostegno della famiglia, cosi’ come e’ agli ultimi posti per l’occupazione femminile e il tasso di fertilita’. Secondo uno studio condotto dal Consiglio d’Europa, la Penisola spende solo l’1,1% del Pil per le politiche dedicate alla famiglia. Piu’ avari dell’Italia sono solo Malta (1%), Polonia (0,9%), Turchia (0,8%) e Spagna (0,7%). Al lato opposto della ‘classifica’ brillano i Paesi nordici, capeggiati dalla Danimarca che dedica il 3,9% del Pil a benefici sociali mirati alla famiglia e ai minori. Ma tra i Paesi che ‘investono’ nella famiglia si distinguono anche Austria (3%) e Francia (2,5%). Come sottolinea il rapporto, tanto piu’ elevati sono i trasferimenti sociali tanto piu’ forte e’ l’impatto nel ridurre il tasso del rischio di poverta’ come avviene in Svezia (con una spesa per la famiglia pari al 3% del Pil ottiene una riduzione del rischio di poverta’ del 17%), Finlandia (rispettivamente 3% del Pil e -16%) e Ungheria (2,4% e -17%). In Italia, invece, il loro effetto e’ assai limitato (-4%), come nota lo stesso studio. Quanto all’occupazione femminile, la Penisola con il 46,6% e’ quart’ultima (solo a Monaco, Malta e Turchia e’ inferiore), mentre in Islanda tocca il 78,6%, in Norvegia il 74% e in Danimarca il 73,2%. Il tasso di disoccupazione e’ poi assai piu’ alto tra le donne (7,9%, dati Eurostat 2008) rispetto agli uomini (intorno al 5%) ed e’ tra i piu’ elevati di tutta l’Europa, in uno scenario che vede la Spagna (13%) ad un estremo e l’Islanda (2%) all’altro. Lo studio conferma anche che la Penisola e’ agli ultimi posti per tasso di fertilita’ (1,32), di fatto maglia nera in Europa Occidentale (solo i Paesi dell’ex-blocco dell’Est hanno tassi inferiori). Sul fronte opposto la Turchia (2,17), ma anche l’Islanda (2,08), l’Irlanda (1,93) e la Francia (1,92). L’Italia si segnala anche per la disaffezione ai matrimoni: con un tasso ‘grezzo’ del 4,21 per mille e’ sest’ultima, al contrario di Turchia (8,87), Romania e Ucraina. In compenso, secondo lo studio, nella Penisola sono pochi anche i divorzi (0,8 per mille), che invece vanno per la maggiore a Monaco (8,5) e nella Federazione Russa (5,5).


 


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