Cassazione: l’affidamento condiviso non vuol dire parità di tempo da trascorrere con i figli

| Inserito da | Categorie: Novità dall'AMI Nazionale

Bigenitorialità non vuol dire automaticamente che ciascun genitore ha il diritto di trascorrere lo stesso tempo con il figlio.

E’ la Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 31902/2018 , ad escludere che esista il diritto dei genitori ad una suddivisione netta ed esattamente determinata al 50% delle ore che sia il padre sia la madre, separati , debbano trascorrere con i propri figli.

Dicono gli Ermellini che il criterio da seguire è quello di assicurare ai propri figli una presenza significativa di ciascun genitore, armonizzando l’esercizio del diritto «con le complessive esigenze di vita del figlio e dell’altro genitore».  E’ evidente che sulla valutazione che il Giudicante deve effettuare devono pesare non tanto il numero complessivo delle ore che un figlio starà con l’uno o l’altro genitore, ma gli elementi concreti e obiettivi della vicenda famigliare in via di disgregazione, tra i quali i compiti assunti dai genitori prima della separazione, le loro capacità relazionali, affettive, di comprensione ed educative, nonchè la reale e concreta disponibilità a mantenere un rapporto saldo ed assiduo con il proprio figlio.

Avv. Claudio Sansò – Coordinatore Nazionale e Presidente AMI Salerno

Commenti su Cassazione: l’affidamento condiviso non vuol dire parità di tempo da trascorrere con i figli

  1. giovanni

    Ordinanza marcatamente adultocentrica (leggere il punto 3.3) che rispecchia bene quello che è il diritto di famiglia in questo paese e quali sono gli interessi degli operatori del settore. Alla faccia del preminante interesse dei minori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *