E’ tutto pronto per festeggiare il nostro anniversario…! di Gaetana Paesano

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Nell’attesa e nel ricordo voglio raccontarvi una storia…

 

Chiunque si fermi nelle piccole stazioni di campagna, anche solo per sentire il vento farsi sempre più forte al fischio del treno che passa, impara presto a condividere l’attesa con pochi viaggiatori con gli occhi ancora appannati dal fumo del caffè. La campanella che avverte che il treno sta arrivando suona sempre in anticipo ma il mezzo è sempre in ritardo.

Una piccola stazione è solo un luogo di passaggio; è semplice, ha poche regole e tanti addii distesi su brevi distanze. Ma é il luogo preferito dalle idee, che escono dalla loro quiescenza e si abbandonano allo stridio dei freni sui binari.

Dieci anni fa, tutto ebbe inizio in una piccola stazione con un solo treno regionale.

Pochissimi passeggeri presero posto accanto a larghi finestrini, e di fronte a loro agavi e qualche fico d’india sonnecchiavano al sole. Nei loro occhi un paesaggio vasto e sconfinato; il lento treno che li accolse scalpitava già come un cavallo selvaggio. Avevano tanto da imparare, ma il loro entusiasmo e la loro passione erano saldi anche più dei binari del piccolo treno.

La loro partenza fu lesta, ma prudente e non frettolosa. Tutti portarono un piccolo bagaglio semivuoto e il grande sogno di riempirlo.

Con il tempo, i loro orizzonti divennero sempre più vasti.

Le fermate misero spesso i passeggeri dinanzi ad una scelta: scendere ad una nuova stazione, sorseggiare bevande e gustare attese dal sapore diverso.

Preferirono soste brevi ed intense, utili soltanto per raccogliere nuove idee. Non si fermarono né cambiarono mai direzione. Raccolsero invece, ad ogni nuova stazione, tanti altri sognatori dagli occhi profondi, che aggiungevano punti di vista ai finestroni delle carrozze.

Ben presto i bagagli di ognuno si riempirono sempre di più, e i loro occhi diventarono sempre più lungimiranti.

Il piccolo treno era ormai diventato interregionale, ma accumulava ancora qualche ritardo e il binario che gli si srotolava davanti, a volte con tanta fatica, non gli consentiva di raggiungere un’alta velocità.

Nel treno, il viaggio non fu mai noioso.

Tante piccole e grandi soddisfazioni riempirono le borse dei passeggeri. I viaggiatori continuavano a sognare, facevano tesoro di ciò che raccoglievano e custodivano e si presero cura della loro tartaruga di metallo, arricchendola con la naftalina dell’esperienza e della costanza.

Ai loro finestrini il paesaggio mutò continuamente: in molte occasioni, al loro risveglio, avvertirono sensazioni nuove… il loro piccolo regionale con le occhiaie, ogni tanto in ritardo, ogni tanto stanco ma sempre più deciso, era ormai un treno ad alta velocità che attraversava tutto il Paese e che era pronto a superare i confini. Copriva lunghe distanze, fermava in nuove stazioni, salutava fischiando cieli a volte uggiosi e a volte pieni di nuvole danzanti. La pioggia scrosciante rigava i finestrini e poi si arrendeva al sole della costiera. Andata e ritorno, e poi ancora di nuovo, andata e ritorno. Instancabile.

Ecco…

Un giorno questo treno porterà i messaggi e le storie che custodisce in tutta l’Europa ed oltre i confini dell’Europa, tra i picchi dell’Asia e magari tra le corse affannose dell’Africa.

Dopo dieci lunghi anni non ha alcuna intenzione di fermare la sua corsa perché se tanto ha fatto tanto deve ancora fare, per i suoi passeggeri e per tutti coloro che ha incontrato lungo il suo viaggio e che hanno bisogno del suo forte fischio per far sentire la loro voce.  

Tutto ciò è stato e sarà possibile grazie ad un capotreno abilissimo, che ha voluto leggere negli occhi curiosi di un piccolo gruppo di viaggiatori conquistando la loro fiducia e che ha saputo trasformare il piccolo regionale in un drago di metallo invincibile, forte nella sua anima più che nelle sue ali.  

Tutti insieme oggi, partendo da una piccola stazione dove il cielo sembrava tanto vicino, siamo ancora sul nostro drago.

Tutti insieme siamo pronti a festeggiare i traguardi raggiunti ma, soprattutto, non abbiamo alcuna intenzione di smettere di sognare sempre più forte… 

  

Buon anniversario AMI……

 

Gaetana Paesano

Direttore Editoriale Lex Familiae

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