Per il diritto di famiglia occorre una riforma globale

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“In relazione al piano del Governo sulla Giustizia presentato dal ministro Orlando, l’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani esprime alcune
perplessità, pur apprezzando ogni sforzo mirato a semplificare e ridurre il carico di lavoro dei Tribunali”, così l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’AMI.

“Le cause di separazione e divorzio – commenta il matrimonialista – rappresentano il 4% circa del  contenzioso civile. Il diritto di famiglia, pertanto, non incide più di tanto nello sfascio totale in cui versa la giustizia civile italiana. Non si possono sempre fare riforme a costo zero nel nome di una semplificazione che non sempre è sinonimo di qualità del servizio giustizia. Il diritto di famiglia italiano ha bisogno di un Tribunale per la Famiglia. Occorre investire su tale versante perché è proprio la famiglia e le sue tutele il nervo scoperto del nostro Paese”.

E continua: “Quanto alla paventata possibilità degli avvocati di procedere alla separazione e al divorzio dei loro assistiti all’interno degli studi legali, bisogno comprendere bene quali saranno le regole di attuazione. Se
da un lato, infatti, con tale progetto il Guardasigilli attribuisce maggiore prestigio e responsabilità all’avvocatura, dall’altro emergono criticità in caso di procedure di separazione e divorzio consensuali tecnicamente complesse perché caratterizzate da trasferimenti immobiliari o da accordi economici di una certa importanza. Il controllo giurisdizionale anche sugli accordi consensuali è pur sempre una garanzia di presenza dello Stato. Non tutti, infatti, possono permettersi un avvocato specialista che sappia muoversi con dimestichezza tra i cavilli del diritto di famiglia”.

Commenti su Per il diritto di famiglia occorre una riforma globale

  1. Mara Bridi

    Convengo in tutto sulla proposta dell’AMI. Da anni ho sposato la convinzione della necessitù di un Tribunale per la Famiglia. Sono d’accordo con l’affermazione che “il controllo giurisdizionale anche sugli accordi consensuali è pur sempre una garanzia di presenza dello Stato”, anche se mi preme evidenziare che per come viene svolto oggi nei Tribunali la garanzia è pressochè nulla, per cui….

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