POCHI GIORNI AL NOSTRO CONGRESSO NAZIONALE

| Inserito da | Categorie: Novità dall'AMI Nazionale

Manca poco all’evento principale dell’AMI.


Venerdì 22 giugno e sabato 23 giugno 2012 l’intera Associazione è chiamata ad un importantissimo confronto su quattro temi di assoluta importanza.


 


Da quando è nata la nostra Associazione si batte per un radicale cambiamento del diritto di famiglia italiano. Troppe sono le lacune del nostro sistema e delle nostre leggi per pensare di continuare su questa strada.


Innanzitutto dovremmo essere noi avvocati a proporre sostanziali cambiamenti e integrazioni al nostro codice deontologico.


Questo è il motivo per il quale durante l’ultimo anno abbiamo organizzato un po’ ovunque convegni sull’ipotesi del varo del codice deontologico dell’avvocato matrimonialista.


Lo abbiamo proposto al CNF con una lettera aperta al Prof. Guido Alpa .


Speriamo che qualcosa si muova.


L’avvocatura potrà riqualificarsi solo attraverso il rispetto della deontologia professionale. Tutto il resto viene dopo.


 


Il nostro congresso tratterà del diritto di famiglia che non c’è: divorzio breve, patti prematrimoniali, tribunale per la famiglia e mediazione familiare.


 


Di solito negli eventi formativi si parla di ciò che c’è già. Questa volta è diverso.


L’avvocatura si deve riappropriare del proprio ruolo centrale e avanzare proposte concrete per il cambiamento e per la vera rivoluzione culturale, sociale e giuridica del nostro Paese.


Molti tentano di farci “concorrenza” e invece di cercare di trovare concertazioni con il mondo forense mirano a delegittimarci e a camminare da soli per le grandi battaglie.


Siamo noi avvocati che dobbiamo lottare per cambiare le cose. Non altri.


Spuntano come funghi sedicenti giuristi e improvvisati matrimonialisti  “in erba” con il piglio di grandi esperti che farfugliano concetti tecnici e aspirano a rivoluzioni copernicane del diritto di famiglia. Costoro si limitano a sostenere battaglie monotematiche e a senso unico.


Non c’è un solo istituto da cambiare o da migliorare (per esempio l’affidamento condiviso). Bisogna cambiare il sistema.


Il diritto di famiglia non può essere studiato e vissuto a “compartimenti stagni”. Esso va valutato nell’insieme (leggi, processo, addetti ai lavori).


 


A cosa serve una buona legge con giudici sbagliati? A cosa servono giudici bravi con leggi superate?


È questo ciò che stiamo cercando di fare capire alla gente. Il guaio è che alcuni hanno paura di vedersi scavalcati nelle grandi battaglie dell’avvocatura con la speranza di fregiarsi della medaglia di aver cambiato loro, da soli, tante cose del diritto di famiglia.


Ciò spiega facilmente il perché qualcuno cerca di “evitarci” o peggio di delegittimarci.


A noi tutto questo interessa molto poco. Saremo noi a cambiare le cose così come è sempre stato nella storia.


 


Il nostro congresso finalmente è la prova per capire da che parte stiamo.


Stiamo dalla parte della gente, perché siamo noi che rappresentiamo i cittadini e ci facciamo portatori delle loro istanze.


Siamo per un diritto di famiglia veloce, con giudici specializzati, con la possibilità di pattuire le condizioni del matrimonio e con la previsione di un percorso di mediazione familiare ante causam.


Se cambiamo l’esistente e otteniamo queste grandi quattro novità, tutto sarà possibile.


 


Roma, il 14 giugno 2012


 


 


                                                Avv. Gian Ettore GASSANI


                                                  Presidente Nazionale AMI


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *