Infedeltà coniugali: il 60% dei maschi italiani le tollera

| Inserito da | Categorie: Novità dall'AMI Nazionale

In merito alle conclusioni a cui è oggi giunto il gruppo
di criminologi, psichiatri e medici legali nell’ambito
dell’incontro dedicato alla gelosia e alla vendetta
organizzato dalla Simla (Societa’ italiana di Medicina
Legale e Assicurazioni), l’Associazione Avvocati
Matrimonialisti Italiani conferma e analizza: “Negli
ultimi anni – dice il presidente nazionale avv. Gian
Ettore Gassani – è emerso un radicale cambiamento di rotta
di comportamento dei mariti italiani in ordine alla reazione
rispetto alle infedeltà coniugali consumate dalle mogli.
Il maschio italiano è sempre meno ‘Orlando furioso’,
sempre meno preoccupato del proprio onore e del proprio
orgoglio maschile quanto mosso dalla paura di perdere la
moglie o la compagna. Ciò è dimostrato dal fatto che le
infedeltà coniugali non costituiscono più la prima causa
di separazione o divorzio nel nostro Paese e che il 60%
delle infedeltà viene tollerato”.

Le ragioni di tale inversione di rotta nel comportamento del
maschio italiano sono da ricercare “nella tutela
dell’unità familiare a qualunque costo pur di non dover
affrontare un lunghissimo processo e una nuova esistenza
caratterizzata, quando i redditi sono bassi, da situazioni
di assoluta povertà”.

Inoltre, secondo un recente ma consolidato orientamento
della Corte di Cassazione, anche le infedeltà coniugali
non rappresentano più, di per sé, motivo di addebito
della separazione poiché il giudice è chiamato a
verificare se il tradimento ha costituito la causa della
rottura del matrimonio o è stata invece la conseguenza di
una crisi già in atto. “Tale orientamento – continua
Gassani –  oggetto di ampi dibattiti tra gli addetti ai
lavori, ha determinato una pressoché ‘impunità’ nei
confronti di chi ha commesso una infedeltà coniugale.
E’ evidente, quindi, che il cambiamento dei costumi degli
italiani (uomini e donne), le difficili condizioni
economiche del ceto medio e la nuova giurisprudenza abbiano
indotto gli uomini a chiudere un occhio di fronte al
tradimento piuttosto che perdere la moglie, la famiglia, la
casa e i soldi. Tale trend è assolutamente diverso nei
livelli medio alti: ciò è dimostrato da un aumento di
investigazioni che molti uomini organizzano sul conto della
moglie presunta infedele da utilizzare in sede processuale
atteso che le conseguenze della rottura del matrimonio a
livelli alti sono completamente diverse da quelle delle
altre separazioni ‘normali’”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *