XV Congresso nazionale Ami, la contesa dei figli nella fase patologica della famiglia: «​Ogni anno 250 nuovi casi di sottrazione» La posizione dell’AMI sull’affido congiunto alla conferenza di Milano

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Per i figli è il modo per continuare ad avere punti di riferimento, nonostante la separazione. Per i genitori è il sistema per garantire affetto e protezione, anche economica, nei confronti della prole. Al congresso dell’Associazione nazionale avvocati matrimonialisti si è parlato soprattutto di affido condiviso. Secondo avvocati e psicologi, sull’affido congiunto equo l’Italia ancora oggi è fanalino di coda rispetto agli altri Paesi europei”.

Fa parzialmente eccezione il Tribunale di Milano, che sta facendo scuola come spiega il presidente dell’associazione Gian Ettore Gassani. La legge, ricordano gli esperti, stabilisce diritti e obblighi e sottolinea che un figlio minore ha diritto a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori. “Ricostituire un nuovo nucleo familiare – dice la psicologa Simona Abate – può essere una grande opportunità per i figli per ritrovare un nuovo equilibrio”.

Il presidente AMIGian Ettore Gassani: «Sull’affido congiunto equo l’Italia in Europa è fanalino di coda. Dobbiamo invertire la tendenza perché la bigenitorialità non è un consiglio ma un principio fondamentale».

Incontri, moderati dalla dott.ssa Vittoriana Abate e dal dott. Paolo Corsini (Direttore Approfondimento Rai), hanno partecipato i massimi esponenti nazionali in diritto di famiglia e le associazioni forensi più importanti specializzate in diritto delle famiglie. «Questo è un tema molto delicato e quantomai attuale – le parole dell’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’AMI – purtroppo i figli sono contesi come un bottino di guerra. In questo ambito si misura la capacità etica di un avvocato, qui scende in campo la formazione e la specializzazione. Abbiamo voluto che in questo congresso ci fosse un confronto con tutte le parti, avvocati, magistrati ma anche associazioni di settore e psicologi perché un minore privato di un genitore è un dramma.

Hanno partecipato i massimi esponenti nazionali in diritto di famiglia e le associazioni forensi più importanti specializzate in diritto delle famiglie. «Questo è un tema molto delicato e quantomai attuale – le parole dell’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’AMI – purtroppo i figli sono contesi come un bottino di guerra. In questo ambito si misura la capacità etica di un avvocato, qui scende in campo la formazione e la specializzazione. Abbiamo voluto che in questo congresso ci fosse un confronto con tutte le parti, avvocati, magistrati ma anche associazioni di settore e psicologi perché un minore privato di un genitore è un minore che soffre: la bigenitorialità non è un consiglio ma un principio fondamentale. Dobbiamo essere al passo con l’Europa e al diritto europeo.

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