A pagare la nuova imposta sulla casa sarà chi ci abita perché gli è stata assegnata, a prescindere dal fatto che ne sia proprietario. Ai fini Imu, varrebbe dunque il “diritto di abitazione” e non più la titolarietà dell’immobile. Sul punto, protesta l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami) secondo cui “non si può stabilire a priori chi dovrà pagare l’Imu, perché dipende dalle condizioni economiche dei coniugi”. E dunque “la decisione andrebbe lasciata al giudice che decide caso per caso”, sottolinea il presidente Gian Ettore Gassani….
Imu prima casa, rivoluzione per i coniugi separati
Commenti su Imu prima casa, rivoluzione per i coniugi separati
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CORSO TEORICO-PRATICO SUL CURAT...
@ Polo didattico delle Piagge Via Giacomo Matteotti 3, Pisa
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Codice Rosso. Violenza oltre il ...
@ Aula ex Assise del Tribunale Civile di Palmi
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L’Associazione avvocati matrimonialisti italiani sostiene che “non si può stabilire a priori chi dovrà pagare l’Imu, perché dipende dalle condizioni economiche dei coniugi”. E dunque “la decisione andrebbe lasciata al giudice che decide caso per caso”.
E come mai l’Associazione se ne accorge solo oggi che le regole vengono modificate? Anche in passato, il giudice non aveva voce in capitolo su chi dovesse pagare l’ICI (ex IMU) eppure l’Associazione non ha avuto mai nulla da dire!
Vivo con 1000 euro al mese,la casa di cui sono comproprietaria è stata assegnata a mio marito ci mancava solo che avessi anche dovuto pagare l’IMU(oltretutto per me sarebbe stata seconda casa e la somma sarebbe stata 1400 euro). Ma cosa vi insorgete cari avvocati?i
Era ora! Finalmente un provvedimento “ad hoc”. L’imposta deve gravare su chi ha in assegnazione la casa coniugale e su chi ci abita quotidianamente e costantemente. Un divorziato che si è visto ingiustamente privare del possesso dell’immobile.
Non posso credere che sia stata attuata una così palese discriminazione!!!
Io, madre di 2 figli, percepisco euro 50,00 di alimenti per ciascun figlio (uno e maggiorenne), con l’adeguamento ISTAT pari ad euro 52,50…Una separazione depositata in Tribunale come giudiziale e “strappata” come separazione consensuale davanti al Giudice ed omologata senza alcun problema.
Per questioni di salute e soprattutto per fattori economici, non ho fatto ricorso al Tribunale dei Minori. Abito in una casa di 364 mq (compresa di giardino), ove tutte le spese sono a mio carico.Usufruisco della carta famiglia (siamo entrambi pubblici impiegati, ma il coniuge percepisce un reddito maggiore) per le note agevolazioni e poi mi ritrovo a dover pagare l’IMU totalmente??? Preciso che sono proprietaria dell’abitazione al 50%…..a parte le modalità della mia separazione, ma la dignità di una persona che peso ha per questa società?Come si può accorpare tutte le situazioni e le condizioni di separati e divorziati, poveri o benestanti, senza valutare caso per caso???E’ inconcepibile sotto ogni aspetto umano…ma evidentemente l’aspetto umano in questa società di superficie non conta…mi auguro che si faccia qualcosa in tal senso per opporsi a questa mera strumentalizzazione.
Cordiali saluti
sono separato da 22 anni e dopo una giudiziale durata 11 anni sono finalmente divorziato.Al momento della separazione la casa coniugale cointestata di circa 450 mq appena costruita e ben arredata con il sudore del mio lavoro , è stata assegnata alla mia ex moglie la quale tuttora convive con il mio migliore amico e vicino di casa. Dal quel giorno in quella casa non ho potuto più metterci piedi e non c’e stato e non c’è nessuna via di uscita affinchè posso appropriarmi della mia metà.Pagare anche L’I.M.U per giunta come seconda casa , sarebbe l’ennesima beffa ( cornuto e mazziato ) perciò è giusto che tutte le tasse e non solo l’I.M.U venga pagato da chi ne usufruisca.
Era veramente ora!In Italia non sono discriminate le donne ma gli uomini in caso di separazione.In maggior parte dei casi sono loro che devono lasciare le loro propieta e pagarsi un affitto,se ce la fanno ECONOMICAMENTE.Le donne hanno voluto la parita?Prego.
Sono separata e madre di 2 figlie una delle quali invalida civile al 100% da circa 1 anno. Io infermiera in aspettativa ( per assistere mia figlia disabile ) ,con uno stipendio piu’ che dimezzato. Mio marito medico chirurgo NON versa alcun assegno di mantenimento nonostante le sentenze dei vari giudici. La burocrazia lenta non permette che questa situazione si sblocchi in breve tempo. Io e mio ex marito siamo entrambi proprietari di un appartamento occupato da me e le mie figlie, secondo il provvedimento Monti, dovrei pagare l’IMU per intero. Ma vi sembra giusto questo provvedimento ?? Possibile che io debba subire questa ennesima ingiustizia ??
Buongiorno,
mi rivolgo al vostro staff sperando che tramite la mia segnalazione veniate a conoscenza di un’anomalia abbastanza seria riguardo l’applicazione dell’IMU.
Vi espongo la mia situazione: sono divorziata e vivo con i figli dei quali ho l’affidamento nell’ex casa coniugale interamente di proprietà del mio ex marito, primario ospedaliero e quindi decisamente benestante.
L’immobile rientra nella CATEGORIA CATASTALE A1, ora chi mi giustifica perché la sottoscritta (impiegata in un’azienda privata) che possiede una situazione ISEE di 11.293 euro dovrebbe pagare 2.000 euro di tassa soltanto perché risiede in un’abitazione signorile che oltretutto non è nemmeno di sua proprietà? Possibile che nessun parlamentare abbia tenuto di casi come il mio? addirittura ho letto che sono previste ulteriori penalizzazioni riguardo alle abitazioni di pregio! Non vi sembra una presa in giro? Dovrei forse rivolgermi alla magistratura per ovviare a ciò?
Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete dedicarmi.
Grazie e buon lavoro.
Gentile signora, dovrebbe farlo presente al giudice e chiedere che venga adeguato il mantenimento.
io e la mia ex coniuge siamo comproprietari di un appartamento; nella sentenza di separazione è dichiarato che l’appartamento viene assegnato integralmente alla ex coniuge, che vi risiede. Io invece ho cambiato la mia residenza. Devo pagare l’IMU come seconda abitazione? grazie