SEPARAZIONI E MINORI: ORDINANZA RIVOLUZIONARIA DEL TRIBUNALE DI CALTANISETTA

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Per la prima volta in Italia un’associazione di genitori viene ammessa a prendere parte ad un processo a tutela del valore della bigenitorialità e vede accettata l’istanza di costituzione di parte civile dalla stessa presentata. Il particolare evento è avvenuto presso il Tribunale Ordinario di Caltanissetta, dove, l’Associazione ADIANTUM (Associazione Di Associazioni Nazionali per la Tutela dei Minori) – difesa dallo studio legale Lo Cicero avv.ti Lorenzo Lo Cicero e Vincenzo Canzoneri – è finalmente riuscita ad ottenere di essere parte in un procedimento penale nei confronti di un genitore, reo di ostacolare il rapporto dei figli con l’altro genitore, anche esso ammesso autonomamente quale parte civile, in difesa del preminente interesse del minore a mantenere rapporti costanti ed equilibrati con entrambi i genitori.
Oggi, con questo provvedimento giudiziario viene raggiunto uno storico obiettivo che riconosce il diritto dei minori alla salvaguardia della bigenitorialità che ogni cittadino di questa nostra società è chiamato a tutelare, nel rispetto delle leggi e a maggior beneficio della famiglia. Il fatto che un’associazione di genitori sia stata, infatti, ammessa a prendere parte ad un processo a tutela del valore della bigenitorialità non può non rappresentare un preziosissimo passo in avanti per la cultura civica del nostro Paese.
La notizia è certamente clamorosa e pone nuove basi sociali nella ttela della genitorialità; d’ora in poi infatti in questo tipo di contenzioso la collettività potrà intervenire a difesa dei minori che rappresentano il nostro futuro. Tutti noi siamo chiamati a difendere i diritti dei figli alla bigenitorialità, nonché il diritto del minore a coltivare e conservare un adeguato rapporto con entrambe le figure genitoriali quando il dramma della separazione da parte dei genitori compromette la loro serenità, per una corretta ed adeguata crescita e maturazione psico-fisica. Perché i figli di genitori separati possano mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori e quindi ricevere cura, educazione, istruzione, affetto da ciascuno di essi.
Dopo una serie di tentativi, e di pronunce che hanno sottovalutato la portata innovativa di riconoscere la legittimazione di un Ente associativo a salvaguardia di principi alla base dei diritti dei minore, l’associazione ADIANTUM raccoglie finalmente i frutti di un’esperienza iniziata nel 2006 a Varese. Ispiratore dell’evento un romanzo-inchiesta, “Nel nome dei Figli” di Vittorio Vezzetti, pediatra varesino Co-Fondatore di Figlipersempre ONLUS e responsabile scientifico nazionale ADIANTUM.
La coraggiosa ordinanza emessa dal Giudice siciliano del Tribunale Ordinario di Caltanissetta capovolge la prospettiva del problema: in primo piano non le velleità o la litigiosità dei genitori ma l’esclusivo interesse del minore.

Commenti su SEPARAZIONI E MINORI: ORDINANZA RIVOLUZIONARIA DEL TRIBUNALE DI CALTANISETTA

  1. Luigina

    penso che più che tutelare il diritoo sacro di un figlio di relaione con entrambi i genitori per esperienza personale in cui l’altro coniuge al telefono con il figlio lo istigava a comportamenti che poi lo avrebbbero messo in cattva luce con i servizi socaili e tutto il teatrino dei tribunali dei minori,..era il caso di avere l’autorizzazione di registrare le telefonate del padre in cui gli diceva cosa fare a suo danno,..e contro la madre .inoltre un corso per genitori lo dovrebbero obbligatoriamente far fare ad emtrambi i genitori in quanod la sntenza pone sopra il ragazzo ancora di puù una soffereza che inevitabilmente scaturirà in conportamente,..non troppo consoni per la collettivitàò…tantpo per rispondere al giudice,..che rispetto ,..ma non condivido,..dico la frase che il padre ha detto al figlio sin dal primo momento,..dato che tutto quello che ha fatto era intezionatamnete per scriditare la madre che teneva il figlio,..e prendersi il figlio,..l’appartamento che veniva affidato al minore,..il padre disse al figlio,..io posso fare quello che mi pare,..in questa situazione,..tanto a me non succede niente!!! vero,..a lui nente anzi ha fatto chiachierre in giro per un bella faccia,..dato che diceva a tutti che lui si prodigava per il bene del figlio,..ma la verità e i motivi li sa bene il ragazzo ma,..non si metterebbe mai contro la figlura paterna,..allora,..vogliamo anocra togliere hai figli l’uniche persone che si prendono cura fisicamebte di loro,..le madri,..e si lasciamo smepre il furbo,..che se ne approffitta del più debole,..giudice,..,..mi spiace ma questa non è giiustizia!!!!

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