Figli contesi: niente affido condiviso se uno dei genitori è sospettato di portare i figli all’estero

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“La Corte d’Appello di Perugia, con la sentenza del 12 luglio 2010, ha introdotto un orientamento giurisprudenziale di fondamentale importanza nella parte in cui ritiene che l’affidamento condiviso non possa essere concesso, in sede di separazione o divorzio, al genitore che minacci di sottrarre i figli all’altro genitore portandoli all’estero. Si tratta di un provvedimento assolutamente in linea con le attuali emergenze spesso determinate dai matrimoni misti, circa 30.000 all’anno”. E’ il commento del presidente Nazionale Avvocati Matrimonialisti Italiani avv. Gian Ettore Gassani.


“ Il fenomeno della sottrazione internazionale dei minori – continua –  è una delle peggiori piaghe del nostro Paese. Ogni anno infatti si registra una sorta di esodo di massa di figli sottratti a livello internazionale (300 ogni anno) che determinano vere e proprie tragedie familiari, atteso che restano ancora pochissimi i casi risolti positivamente con il rimpatrio dei minori sottratti. In particolare, i Paesi del Nord Africa non hanno ratificato la Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980, ragion per cui tutti i bambini sottratti al genitore italiano e portati nei Paesi magrebini non possono essere tutelati dalla Convenzioni Internazionali, con il rischio concreto che essi non potranno più fare ritorno in Italia presso l’altro genitore.         


Dunque la Corte d’Appello di Perugia stabilisce il principio che in caso di pericolo di sottrazione di minori, l’affidamento condiviso non può essere applicato”.

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